Rivivere la Riva

Analizzando lo stato di fatto, si può chiaramente notare un marcato stato di abbandono della Riva Ellero adiacente a Via Giacomo e Giovanni Durando. Vi è la presenza di moltissime specie vegetali lasciate allo stato selvaggio, non curate, non contenute, non mantenute. Potermmo definirle infestanti, ma non sono vere e proprie infestanti, è semplicemente la Natura che si riappropria dei suoi spazi, in libertà. Ovviamente effettuare la manutenzione su questa riva è molto difficile, vista la pendenza, perciò è normale che verta in questo stato. L’obiettivo è proprio quello di limitare notevolmente la manutenzione, quasi eliminarla, o comunque renderla agevole nei casi in cui sarà da effettuare. Questo si potrà ottenere innanzitutto selezionando in modo molto accurato le piante, indirizzandosi soltanto su quelle a bassa o nulla manutenzione, e in secondo luogo creando dei terrazzamenti, in terra armata, che permettano di scendere in modo più agevole ad effettuare le saltuarie manutenzioni. Questi due sono i primi obiettivi, quelli più pratici e necessari, però ce ne sono anche altri legati alla riqualificazione urbana e sociale di questo spazio, che spiegherò nella pagina successiva.
Essendo il centro della nostra città, non è possibile lasciarla in queste condizioni, deve diventare un biglietto da visita, uno spazio che stupisca, meravigli e rimanga impresso nella mente di tutti, soprattutto dei visitatori. Deve diventare uno spazio visivamente stupefacente e vissuto pienamente da tutti i cittadini.

L’idea del progetto è quella di effettuare una riqualificazione di questa sponda del fiume Ellero facendola rivivere e rendendola accessibile dai cittadini. Dovrà diventare uno spazio pubblico vissuto, sicuro e confortevole, in cui le persone si incontreranno per condividere un pranzo al sole, per stare insieme la sera, per scambiare due parole e godersi la bellezza delle fioriture che si potranno ammirare. La sicurezza serale sarà garantita da una buona illuminazione di tutta la riva oggetto di intervento, il benessere psico-fisico sarà invece assicurato dallo splendore della flora che circonderà i singoli, dal sole di cui si potrà godere nelle giornate serene, dalla visuale su Mondovì Piazza.
Le gradonate accessibili saranno le tre più alte, alle quali si potrà accedere direttamente da Via Giacomo e Giovanni Durando, quelle sottostanti non saranno invece accessibili per una questione di pendenza e saranno quindi interamente piantumate. Le prime, essendo pavimentate, saranno realizzate con una struttura in cemento armato; le seconde, essendo piantumate, saranno invece realizzate con un’ecologica struttura in terra armata.
L’accessibilità sarà garantita a ciascuno in modo indistinto perché non vi sarà la presenza di barriere architettoniche per attraversare lo spazio e muoversi liberamente al suo interno: sarà possibile salire e scendere senza alcuna difficoltà e accedere ad ogni singolo gradone in base alle preferenze. Questo sarà possibile grazie ad una lunga rampa che, scendendo e salendo, attraverserà lo spazio da un’estremità all’altra della sponda disegnando una linea sinuosa e curvilinea, sia in prospetto sia in pianta, che rimanda anche al movimento fluttuante dell’acqua. La rampa così progettata dà la possibilità a ciascuno di accedere ad ogni singolo gradone senza alcuna distinzione.
Ho voluto dare molta importanza al concetto dell’accessibilità indistinta per tutti, ed è proprio questo che mi ha portata a disegnare una simile rampa, utilizzabile allo stesso modo da disabili e non. Non ho voluto disegnare i gradoni e segregare poi in un angolo due rampe di servizio, quasi come se le carrozzine fossero “un peso”, ma ho voluto progettare un unico elemento utilizzabile da ognuno in modo indistinto e che unificasse i singoli individui.
I terrazzamenti piantumati, invece, saranno colmati di arbusti sempreverdi, graminacee ornamentali, erbacee perenni, selezionate in modo che ci sia una continuità di fioriture e fogliami durante tutto l’anno e che la riva non rimanga mai spoglia. In inverno vi saranno le sempreverdi a garantire presenza e colore; in primavera le bulbose e le prime gioiose fioriture; in estate lo sfoggio delle erbacee perenni accompagnate dalle graminacee ornamentali più precoci; in autunno le graminacee ornamentali con i loro stupefacenti fogliami colorati di giallo, arancione, rosso, oro, bronzo. Durante tutto l’arco dell’anno, comunque, le perenni sempreverdi terranno compagnia e daranno forma, vigore e colore allo spazio.